lunedì 6 febbraio 2012
La trattativa e l'acquisto
Pregammo quindi il mediatore di attendere qualche giorno, perché aspettavamo che venisse fissata la data della stipula del contratto di vendita, in modo da essere sicuri di avere il danaro necessario al pagamento del basso, che doveva essere interamente versato prima della notifica al ministero per l’esercizio del suo diritto di prelazione, ma nel frattempo avevo incontrato quello che credevo un caro amico, che abitava nel palazzo che mi interessava e gli chiesi come fosse la situazione condominiale. Lui mi fece cento domande, poi mi disse che la situazione era terribilmente difficile, sconsigliandomi vivamente l’acquisto. La sera stessa telefonò il mediatore dicendo che dovevo dargli subito la sua commissione perché il “caro” amico aveva telefonato ai proprietari per acquistare lui il mio basso, quindi, pur non avendoli materialmente, feci un assegno all’agente, che si impegnava a non incassarlo subito, che a sua volta ne inviò copia ai proprietari, sostenendo che il basso era già stato venduto e lui aveva già incassato la sua provvigione e quindi non era possibile cambiare compratore. Insomma, era deciso, in pochi giorni compromesso per la vendita della terra e acquisto del basso, con il piccolo aiuto di un fratello che mi ha prestato quel che mi mancava per pagare l’intero prezzo, in attesa di ricevere il saldo delle rispettive quote. Fu così che la sartina e io ci ritrovammo dal notaio, insieme ad schiera altri compratori, perché si trattava della vendita di cespiti ereditari, con la quale si concludeva una causa di divisione lunga e turbolenta e i proprietari, che risiedevano nei posti più disparati, volevano che tutto avvenisse in un’unica giornata. Noi eravamo quelli che avevano acquistato la quota più importante e passammo per primi, fu così che mio figlio Luca (quello più abile nella gestione economica, che si era impegnato a venderlo qualora Andrea in qualunque momento della sua vita avesse avuto bisogno di aiuto) si trovò proprietario del basso, dove pensava di poter andare ad abitare nel giro di poco tempo.
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